Ricordata da molti per le sue riforme durante il governo Monti, Elsa Fornero è una docente universitaria ed economista di spicco.
Nel suo curriculum conta numerose esperienze in commissioni e comitati scientifici, così come molte sono le cattedre ottenute per i suoi insegnamenti di economia in facoltà universitarie. Elsa Fornero, economista ed accademica di spicco, è però maggiormente ricordata dagli italiani per il suo operato come Ministro del lavoro e delle politiche sociali durante il governo Monti. Ricostruiamo insieme la sua carriera e scopriamo qualcosa in più sulla sua vita privata.
La biografia della Fornero
Elsa Maria Fornero nasce a San Carlo Canavese il 7 maggio 1948, sotto il segno del Toro. Nel piccolo comune del torinese, cresce con mamma Emma, casalinga, e Donato, operaio, entrambi dediti anche al lavoro della campagna.
Frequenta le scuole tecniche inferiori, ma la determinazione e la passione per lo studio la portano a non fermarsi e a sostenere l’esame di integrazione per passare all’istituto tecnico Luigi Einaudi di Torino, dove si diploma in Ragioneria, spiccando come studentessa modello. Si laurea in seguito in Economia ed avvia in questo modo la sua carriera nel mondo accademico.
La carriera da economista
E’ il 2000 quando la Fornero prende servizio come professoressa ordinaria di Economia politica presso la Scuola di Management ed Economia dell’Università degli Studi di Torino: l’insegnamento – che svolgerà anche all’Università di Maastricht – unito alla ricerca accademica sulle discipline economiche e previdenziali sarà da quel momento una costante nella sua vita lavorativa.
In parallelo, avvia però diversi progetti: è editorialista per Il Sole 24 ore e per la Rivista Italiana degli Economisti, e viene chiamata in qualità di membro in numerosi comitati scientifici. Nei primi anni 2000, è parte infatti, tra gli altri, del comitato scientifico di Confindustria, della commissione di esperti valutatori presso la Banca Mondiale, e del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (che si troverà poi anche a guidare).
Importante l’esperienza in Intesa Sanpaolo, dove opera come vicepresidente del Consiglio di sorveglianza, e quella che la vede vicepresidente della fondazione bancaria Compagnia di San Paolo nel triennio 2008-2010.
L’esperienza in politica
Già consigliera comunale del Comune di Torino negli anni ’90, Elsa Fornero viene chiamata da Mario Monti nel 2011 per diventare Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari opportunità. Il loro è un “governo di tecnici”, che deve salvare il Paese dalla crisi del debito pubblico dilagante. In 20 giorni, l’economista è quindi chiamata a mettere in piedi una riforma del sistema pensionistico pubblico, che presenterà in una sofferta conferenza – dovrà interrompere il suo discorso a causa delle lacrime – e che innalzerà l’età utile per il raggiungimento della pensione.
La “legge Fornero” solleverà critiche da più parti e metterà in difficoltà molti cittadini, soprattutto gli esodati. Il ministro si giustificherà così negli anni seguenti, come riporta QuotidianoNazionale: “Io sono distrutta, ma ritengo che non avevo altre possibilità. […] Forse ho comunicato male le cose, ma quello che abbiamo fatto ha salvato l’Italia”.
Come ministro, firma anche la riforma del mercato del lavoro, entrata in vigore nel 2012, a modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Dopo anni lontana dalla politica, nel 2021 viene richiamata a Roma, per rivestire il ruolo di consulente nel Consiglio d’indirizzo per la politica economica di Bruno Tabacci, sotto il governo Draghi.
La vita privata di Elsa Fornero
L’università ha dato molte soddisfazioni lavorative alla Fornero, ma è stato anche il luogo che le ha permesso di conoscere Mario Deaglio, all’epoca del loro incontro giovane assistente nel dipartimento di Economia dell’ateneo di Torino, e oggi economista e giornalista avviato. I due si sono sposati il 9 giugno 1973, nella chiesetta del paese d’origine di Elsa, dove ancora vivono.
Insieme, hanno avuto due figli: Silvia, nata il 29 maggio 1974, laureata in Medicina e ora docente di Genetica medica nella stessa Università di Torino, e Andrea, nato nel 1979, regista di documentari impegnati per cinema e televisione.
Curiosità sull’ex ministro
Dopo Tina Anselmi, è stata la seconda donna a guidare il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Ezio Tarantelli del Club dell’economia per “la migliore idea economica” del 2013.
Nel 2018 è uscito il suo libro Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni, dove torna sullo scottante tema che l’ha resa nota a tutti.